La
storia narra che nei mitici anni 70/80 (quelli sono stati davvero
anni speciali), anni carichi di cose diverse e di gare diverse,
gli anni in cui Fabbbio spadroneggiava sulla mitica corsia due
(per noi la viola) dove con gomme Dionigi e diluente nitro,
la sua McLaren M23 con airscope tagliato e tromboncini
d'aspirazione a vista era quasi imbattibile.
La
corsia faceva tutto, ed io con la mia Wolf (Ferrari B3 verniciata)
potevo ben poco se non qualche sporadico giro in testa sulla
corsia più esterna che mi apparteneva di diritto la TRE.
Io
e Fabbbio sceglievamo le due interne perchè amavamo fare le
sbandate controllate che sulle due esterne a causa del guard-rail
erano quasi impossibili. Fino a quando le gomme tenevano riuscivo
a tenerlo dietro, ma poi, purtroppo, dopo qualche giro, mi
infilava inesorabilmente e se ne andava.
In gara c'erano anche il mitico doppiato difficile (dughetti), il
fantasioso Caleffi (inventore delle gomme Dionigi e Lotus
79 "ala"), il funambolico Tope ed il novellino Cauto
(Alberti) a quei tempi un dilettante, ma proprietario della corsia
più interna la nostra UNO (ora vi spiegate perchè va così forte
sulle esterne).
Non
è tutto qui, ci sono da ricordare anche gli outsider: Tega che
poteva vantare il famoso "palmarés" per aver
vinto la gara del GP di Digione con la sua Tyrrell, ricordiamo poi
Lallo, il mitico Bozo con i suoi rapportini ed i suoi treni di
gomme custoditi gelosamente all'interno di scatole di cerotti
verniciate, e come dimenticare Nerone alias Ugolini (ricordiamo
che il nick-name Nerone deriva dal fatto che in un pomeriggio
uggioso, non sapendo come ammazzare il tempo diede fuoco al cinema
di fianco a casa sua in una rara pausa pista).
Bene
tutte queste erano le mitiche "FIGURE" che ci facevano
passare i pomeriggi più splendidi dietro casa mia nel famoso
"garagino" dopo la mattinata passata a scuola.
Purtroppo o per fortuna gli anni passano e la pista viene montata
sempre più saltuariamente, ogni due anni circa. Le auto sono
cambiate e si è passati ai formulini con calamite e gomme
gonfiabili sempre della Polistil.
Purtroppo
non sono più così divertenti, ma riusciamo comunque a dar vita a
qualche bel campionato. Ci sono anche piloti nuovi come Rigoni
Sandro e udite udite (nel vero senso della parola) Paco Ballotta ed
il mitico socio fondatore Salce. Siamo ai tempi di casa mia nella
stanzetta dove si qualificano solo i migliori quattro piloti e gli
altri fanno da spettatori alla gara e da commissari.
Sistematicamente gli esclusi sono sempre il buon Paco , Ino e
Salce, mentre Caleffi ha molte difficoltà nell'adattarsi alle
nuove auto che non seguono la sua guida "lineare"
che lui diceva di avere. Paco essendo quasi sempre escluso assieme
Salce, non si dava pace, e continuava a chiedersi il perchè di
tutto ciò ed allora cominciò a lavorare, lavorare, lavorare
sulle auto fino a creare quel mostro di
Ligier
che oggi tutti
conoscono.
Qui
finisce la storia ed inizia la Leggenda dell'Ayrton Senna
slot club (le cui gesta che vi narreremo in un futuro non troppo
lontano.
Non
male il finale, forse un pò da "sboroni" ma ci
stava bene e quindi ho deciso di mettercelo, senza però voler
mancare di rispetto a nessuno e nessun altro slot club.
Ciao a tutti simpaticamente
Antonio
Avanzini (Antonslot)
Presidente - Ayrton Senna slot club
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